Il test del DNA, da diversi anni a questa parte, ha dato prova di essere completamente affidabile ed utilizzabile anche nelle delicate indagini giudiziarie purché vengano rispettati gli standards di qualità così come indicati dalle linee-guida e dalle direttive che vengono emanate dalle comunità scientifiche internazionali e nazionali.

L'obiettivo della massima affidabilità, poi, è realizzato sia attraverso una specifica preparazione di coloro i quali operano nel settore (responsabili dei laboratori, tecnici, ecc.), sia mediante strutture e macchinari adeguati, sia mediante l'utilizzo di metodiche che abbiano superato il vaglio della comunità scientifica internazionale: i sistemi genetici utilizzati, infatti, devono dare prova di essere sufficientemente robusti, informativi, trasmissibili secondo le regole della segregazione mendeliana (ossia di padre/madre in figlio) ed essere accompagnati da un adeguato corredo di dati sulle frequenze nella popolazione.

Da ultimo è necessaria, per ogni laboratorio, la partecipazione a periodici progetti collaborativi e di controllo di qualità.

Quando tutte queste garanzie siano assicurate non devono rimanere dubbi circa l'effettiva bontà del risultato ottenuto.

 

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